Ricostruzione, a che punto?
Più dialogo con gli Ordini professionali tecnici, efficienza e semplificazione delle norme, coinvolgimento di giovani professionisti e professionisti del territorio nel processo di ricostruzione.
Più dialogo con gli Ordini professionali tecnici, efficienza e semplificazione delle norme, coinvolgimento di giovani professionisti e professionisti del territorio nel processo di ricostruzione.
Più dialogo con gli Ordini professionali tecnici, efficienza e semplificazione delle norme, coinvolgimento di giovani professionisti e professionisti del territorio nel processo di ricostruzione.
Sono alcuni dei temi ritenuti prioritari per sbloccare ed accelerare la ricostruzione post-sisma, che gli Ordini di Ingegneri, Architetti, Geologi e i Collegi dei Geometri della provincia di Macerata illustreranno ai candidati al Parlamento in un incontro pubblico in programma lunedì 26 febbraio, alle 16, nella Domus San Giuliano di via Cincinelli.
È tutto – nero su bianco – nel documento della Rete nazionale delle Professioni Tecniche consegnato al Commissario Errani a fine luglio 2017 e lasciato da parte sul tavolo della subentrante Paola De Micheli, e poi, oleata ben bene la catena di trasmissione tra Ordini professionali periferici, Consigli nazionali e RPT, nelle successive dettagliate proposte fatte pervenire alla struttura commissariale e rimaste, a tutt’oggi, prevalentemente inevase.
In sintesi, sette “macroaree” di confronto (burocrazia nel sisma; ruolo delle professioni a fianco dei committenti; ricostruzione sociale, economica e dei contenitori; qualità urbana ed architettonica del paesaggio; costo della ricostruzione; sisma bonus e manutenzione dell’edificio; tassazione nell’edilizia) ognuna delle quali focalizza una serie di criticità che spaziano dalle tempistiche, fuori ogni logica, che continuano ad essere dettate senza alcuna valutazione della situazione reale sul territorio, alle difformità urbanistiche e strutturali che bloccano (e bloccheranno) più della metà dei progetti, fino alle prestazioni specialistiche non comprese nelle ordinanze finora pubblicate e dunque fuori contributo, solo per fare tre esempi.
Questioni già portate a conoscenza dei cittadini dagli stessi professionisti tecnici del Maceratese nella conferenza stampa del 29 agosto 2017, un anno dopo il terremoto di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, e riproposte ora con forza agli aspiranti deputati e senatori, in vista delle elezioni Politiche del 4 marzo, “affinché – affermano in una nota congiunta i presidenti Maurizio Paulini (Ingegneri Macerata), Vittorio Lanciani (Architetti Macerata), Piero Farabollini (Geologi Marche), Paola Passeri (Geometri Macerata) e Marcello Seri (Geometri Camerino) – le migliaia di iscritti ai nostri Ordini e Collegi professionali, e al loro fianco i committenti, possano avere una visione sul futuro dell’operato di ciascuno, risposte e posizioni certe e la garanzia di una condivisione dei problemi che l’impianto normativo non ha ancora risolto e delle soluzioni tecniche oggettive ed irrinunciabili per un corretto avvio della ricostruzione”. Una ricostruzione che, per sua stessa entità, non sarà veloce: 70 mila cantieri! Info – Segreteria organizzativa: info@geometrimacerata.it